Victor index typewriter

Anno di produzione: 1889  

Nazione di provenienzia: U.S.A –  Boston

Inventore:  Arthur Irving Jacobs 

Produttore: Victor Typewrite Company 

 

 

 

La Victor ha il primato di essere stata la prima macchina per scrivere al mondo ad utilizzare una margherita portacaratteri. La margherita sarebbe diventata la principale caratteristica nelle macchine per scrivere elettriche degli anni ’70.  La Victor è quindi una pietra miliare nell’evoluzione della scrittura meccanica.

L’invenzione della Victor è frutto del genio di Arthur Irving Jacobs (1858-1918), il quale costruì la macchina a Hartford, nel Connecticut. Il brevetto Victor fu assegnato nel 1889 (brevetto n.409,289) alla Tilton Manufacturing Company di Portland, nel Maine, anche se la società si sarebbe presto trasferita a 115 Purchase Street a Boston, nel Massachusetts, dove sarebbero state prodotte le macchine per scrivere.

Particolare curioso la Tilton Mfg. Co. produsse in seguito i primi modelli di macchina per scrivere Franklin di Wellington Parker Kidder.

La margherita era composta da una ruota con dei piccoli raggi in ottone su cui erano posizionati dei caratteri in gomma su ciascuna estremità. Il funzionamento era abbastanza elementare. Con il dito indice si faceva oscillare il puntatore per selezionare un carattere. Il puntatore faceva ruotare la margherita sul carattere scelto e grazie all’ausilio di un’asta si spengeva il raggio flessibile con il carattere contro il foglio di carta. L’ Inchiostrazione era possibile grazie a due piccoli tamponi di inchiostro posizionati fra la margherita e il foglio.

Le macchine da scrivere Victor ebbero uno scarso successo e vennero prodotte si pensa nell’arco di soli 2-3 anni. La macchina Victor oltre ad essere distribuita in America con base a Chicago, nell’Illinois, veniva venduta anche in uffici nel Regno Unito, ad Amsterdam e forse in Germania. Alla fine del 1891 alcuni agenti iniziarono ad offrire la macchina con sconti del 20% che portarono il prezzo di vendita a $ 12 per macchina. Nel 1892 non si trovano più pubblicità riferite alla Victor in nessuna pubblicazione, il che presuppone il termine della produzione.

Il 7 aprile 1891 un uomo d’affari di nome Edward F. Young tentò di valorizzare il progetto della Victor tentando di elettrizzarla (brevetto n.449.923). Il brevetto prevedeva l’elettrificazione delle leve di selezione e di stampa del carattere. Fino ad ora nessuna di queste macchine per scrivere ad indice elettrificata è stata trovata.

Le prime Victor digitavano 80 caratteri (ma fu aumentato a 81 per il 1891) che il dattilografo poteva selezionare con un indice semicircolare. Le pubblicazioni dell’epoca riportano che gli operatori riuscivano a digitare “… quaranta o cinquanta parole al minuto” con la Victor. Queste macchine avevano un peso ed un ingombro ridotto e venivano abbellite con elementi decorativi in oro Art Nouveau. Venivano fornite di serie con una custodia in legno sagomata ma vi era la possibilità opzionale di avere anche una custodia rettangolare rivestita in pelle o una custodia in pelle (simile a una borsetta).

 Il costo di una Victor era $ 15. Un kit di pulizia era disponibile per $ 1.

L’azienda era talmente sicura sulla funzionalità della macchina a tal punto da scrivere in una loro pubblicità “I punti di eccellenza di Victor sono così evidenti che i produttori invieranno una macchina per l’esame prima dell’acquisto con espresso COD alla ricezione di $ 1: 00.”