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Remington No.2 standard typewriter
Anno di produzione: 1878
Nazione provenienza: Ilion, New York, USA
Inventore:
Produttore: Remington Typewriter Co.
Cinque anni dopo la sua prima creazione Remington esattamente nel 1878, produsse la Remington No. 2, il suo secondo modello di macchina per scrivere fortemente perfezionato. In effetti la macchina si presentava diversa non soltanto all’esterno ma anche il suo meccanismo interno fu rinnovato, completato e rivoluzionato.
Ancora una volta la macchina ottenne un nuovo primato, l’invenzione del tasto “Shift”. Fu un punto di svolta che aumentò la popolarità delle macchine per scrivere Remington. Questa caratteristica consentiva l’uso di lettere maiuscole e minuscole per la vasta gamma di moduli, lettere, documenti ufficiali, ecc. Grazie ad un dispositivo di commutazione, il carrello si spostava in avanti o indietro per consentire al dattilografo di digitare lettere maiuscole e minuscole. Fu la prima volta che venne introdotta questa possibilità ma la conseguenza della presente invenzione è ovvia se si considera che lo stesso tasto lo troviamo ancora oggi sulle nostre tastiere dei computer.
La macchina era veramente performante all’epoca quindi non c’è da meravigliarsi che furono vendute oltre 100.000 unità nel corso degli anni.
LO SAPEVATE CHE . . .
“Adventures of Tom Sawyer”, pubblicato nel 1876 è considerato il primo romanzo dattilografato con una macchina per scrivere.
Da ricerche più approfondite e recenti, e confrontando le date e gli anni si è stabilito che il primo romanzo dattiloscritto a macchina sia stato invece “Life on the Mississippi” nel 1882 con una Remington n. 2. Mark Twain, dopo aver assistito a una dimostrazione pubblica nel 1874, pur in un periodo di piena recessione economica, preso da impulso comprò una Sholes & Glidden per una cifra enorme per l’epoca, circa 125 dollari. Sappiamo con certezza che fu una delle quattrocento persone a comprare una Sholes & Glidden e che con essa scrisse due lettere datate 9 dicembre 1874, una delle quali a suo fratello. In questa scrive, pieno di entusiasmo: “Questo è il primo tentativo che io abbia mai fatto, ma vedo che sarò presto e facilmente in grado di utilizzarla”.
Nell’altra lettera, spedita al conoscente William Dean Howells, con un po’ di amarezza scrive “Questa cosa richiede un genio per farla funzionare bene”. Ma il valore della macchina non rispecchiò le attese del noto scrittore. Dopo poco più di una settimana, infatti, andava dicendo a tutti che non vedeva l’ora di sbarazzarsene ripetendo: “Mi fa impazzire”.
La Remington No.2 esposta al Museo di Bra, insieme ad altre 5 Remington No.2 sempre del Museo, sono state utilizzate sia nella prima che nella seconda stagione della serie Netflix di Lidia Poet.
La Remington No.2 è descritta insieme alla produzione di macchine ed oggettistica Remington nel libro dedicato a Cesare Verona agente generale della ditta Remington in Italia.