Olivetti M20

Caratteristiche:Macchina per scrivere manuale standard.
Tastiera: 43 tasti, corrispondenti a 86 segni.
Nastro: in tessuto altezza 13 mm; cambio colore
nastro con due tasti posti in alto a destra della
tastiera.
Tabulatore: decimale con otto tasti (nella versione
con tabulatore).
Carrelli: cinque carrelli disponibili con 90, 120,
160, 200 e 250 spazi.
Interlinee: leva interlinea con quattro posizioni.
Matricola: lato destro sotto il carrello, i primi due
numeri corrispondono all’anno di produzione (fino
al 1926).
Produzione: dal 1920.
Progetto meccanico: Camillo Olivetti, Domenico
Burzio.
Carrozzeria: telaio portante e lamierini di copertura.
Colori: nero lucido.
 

Note: esteticamente simile alla M 1, ma all’interno vennero adottate soluzioni meccaniche diverse. La Olivetti M 20 sostituì a partire dal 1920 la M 1 e venne commercializzata fino al 1933.
Due sono le caratteristiche che la differenziano dalla M 1: la riduzione dei pezzi che compongono il cinematico di scrittura ed il gruppo del cestello delle leve che è mobile.
A partire dal 1929 venne prodotta una M 20 dalla consociata industriale S. A. Hispano Olivetti.
Verso la metà degli anni ‘30 alcune M 20 vennero ricolorate per l’invio nei territori coloniali italiani.
Le prime versioni (con matricole fino a 26/38100) sono caratterizzate da manopole del rullo in ottone, le successive (con matricole da 38101) con manopole in resina nera.
Venne prodotta una versione economica senza base in legno ma con piedini in gomma, complessivamente vennero prodotti circa 81.000 esemplari.
Verso la fine degli anni ‘20 venne prodotta una tastiera per esercizi di dattilografia derivata dalla tastiera della M 20.