Molti inventori nel corso del tempo si cimentarono nel creare una macchina per scrivere che fosse piccola e compatta e che potesse essere nel contempo più semplice possibile per renderla anche economica rispetto alle macchine presenti sul mercato. Le macchine quindi molte volte adottarono sistemi di scrittura estremi, con forme e cinematici fantasiosi. John Gardner con la sua Gardner typewriter rientra di diritto in questa categoria. La Gardner è una macchina molto particolare con solo 14 tasti in grado di produrre 78 caratteri. Quindi un sistema assolutamente geniale ma altrettanto di difficile applicazione.

La scrittura è visibile. Il carrello è situato sul retro del meccanismo di scrittura. L’ impronta dei caratteri avviene come per la Hammond. Il ciIindro portacaratteri, con i simboli in gomma, viene posto in posizione premendo i rispettivi tasti. Contemporaneamente il martelletto si solleva dal retro e preme la carta contro il carattere prescelto. La battuta del martelletto può essere regolata e il cilindro porta caratteri sostituito.

Siccome la macchina non consentiva una scrittura molto veloce la sua vendita non fu facile e la fabbricazione ben presto fu interrotta. 

In Germania venne prodotta con il nome di Victoria dalla Fabbrica Fuldaer di Karl Lipp a Fulda. Più tardi il diritto di costruzione passò alla Fahrradwerke Kretzschmar & Co. di Dresda che ne cessò Ia produzione un anno più tardi.

La Victorieuse era la stessa macchina fabbricata però da  Charles Terrot di Digione ma fu altrettanto un fallimento.