Anno di produzione: 1887

Nazione provenienza: U.S.A.

Inventore: Yost George

Produttore: Yost Writing Machine Company

  • George Washington Newton Yost è stato uno dei nomi più famosi ed importanti legati ai primi passi dell’industria delle macchine da scrivere. Era un abile uomo d’affari e allo stesso tempo un brillante ingegnere ed inventore. Dedicatosi inizialmente all’industria petrolifera, nel 1870 conobbe James Densmore che gli mostrò sperimentali macchine per scrivere rozzamente costruite da Sholes. Fu sicuramente grazie all’abilità organizzativa di Yost che fu possibile trovare un accordo soddisfacente che permettesse alla Remington di partire con la produzione industriale della macchina di Sholes & Glidden. Yost ebbe una parte rilevante, anche dal punto di vista finanziario, nell’affare e si associò alla Remington Company divenendone uno dei principali soci. In tale veste egli fece molte proposte e suggerimenti per il miglioramento della macchina.In particolare Yost era assolutamente convinto che il lavoro del dattilografo sarebbe stato semplificato con l’adozione di una tastiera in cui a ogni tasto corrispondesse un carattere, la cosiddetta “tastiera completa”. Oggi questa convinzione appare molto discutibile, tuttavia Yost era talmente sicuro del suo punto di vista che decise nel 1878 di lasciare la Remington Company.

Prese con lui Densmore e Sholes e fondò la “Caligraph Patent Company” per la produzione della macchina Caligraph assumendo contemporaneamente la presidenza della “American Writing Machine Company’ che si occupava della vendita delle macchine. La macchina Caligraph era, come voleva Yost, a tastiera completa, aveva un buon successo di vendita e quindi egli avrebbe dovuto essere soddisfatto; tuttavia la sua necessità di buttarsi sempre su qualcosa di nuovo lo portò, nel 1885, ad abbandonare anche questa impresa per impegnarsi nella produzione di una macchina del tutto nuova, con soluzioni assolutamente originali e che avrebbe portato il suo nome. Fu l’ultima grande impresa di Yost che mori nel 1895.

Il primo modello Yost fu testato per tre anni prima di essere immesso sul mercato nel 1889.

Era una macchina a tastiera completa, l’inchiostrazione avveniva tramite un cuscinetto inchiostrato su cui i caratteri erano appoggiati in fase di riposo, in fase di stampa il carattere era indirizzato con un singolare percorso “a cavalletta rovesciata”  verso un guida-caratteri centrale; tutto ciò permetteva una qualità di stampa e di allineamento veramente notevoli, certamente superiore alle machine della stessa epoca.

La Yost venne infatti unanimemente considerata per almeno 20 anni la migliore macchina da scrivere in commercio. Non è facilissimo distinguere tra loro i primi modelli Yost poiché sono spesso privi di decals o marchi esplicativi.

I primi quattro modelli sono molto simili tra loro:

  • YOST 1 (1889): due sono le caratteristiche estetiche che permettono di riconoscere il primo modello Yost:
  1. la base rettangolare a “spigoli vivi”.
  2.  la presenza di due “bolli” incorporati nella base, sul retro.
  • NEW Yost 1 (1889) è il secondo modello Yost, molto simile al primo ma sono spariti i due medaglioni posteriori, inoltre la base rettangolare presenta degli spigoli molto più arrotondati. I primi modelli, con bassi numeri di serie, sono privi di decals; modelli successivi riportano una decal sotto la tastiera “New Yost n. 1”  o semplicemente “New Yost”.
  • NEW YOST 2 (1892): è il terzo modello Yost; alcuni piccoli particolari sono cambiati rispetto al modello precedente ma la variazione estetica più evidente è l’aggiunta di due braccini di sostegno posteriori tra la base e il corpo centrale della macchina. Sulla macchina è generalmente presente la decal generica “New Yost”.
  • YOST 4 (1895): con questo modello finalmente la Yost Typewriter Company decide di mettere chiarezza ed inserisce la scritta “Yost n. 4”. così che il povero collezionista non abbia dubbi. A parte questo, la macchina è pressoché identica alla precedente, tanto da trarre in inganno produttori stessi vista una pubblicità del 1896 dove si enfatizzano le meraviglie del nuovo modello ma non ci si accorge che la macchina raffigurata è ancora quella vecchia! Le pubblicità dell’epoca citano modelli Yost n. 5, 6, 7, 8 e 9; come per molte altre case (Hammond, Royal…) sono modelli identici al modello base, in questo caso la n. 4. ma con carrelli di varie e diverse lunghezze, prodotti in piccole quantità.
  • Ultimo modello “cieco” è la Yost n. 10 (1902); nonostante la chiara discendenza dai modelli precedenti, questa macchina appare molto più compatta e con un design sicuramente più “moderno” e piacevole.
  • A partire dal 1902 viene sperimentato un nuovo modello di macchina a scrittura visibile. La nuova macchina viene commercializzata a partire del 1908 come “Yost n. 15” o, in alcuni casi, “Yost mod. A”.
  • Il “look” della nova macchina è molto simile alle tradizionali macchine a scrittura frontale e visibile dell’epoca, con tastiera a 4 file di tasti, anche se viene mantenuta l’inchiostrazione a cuscinetto. Il modello 15 fu seguito, nel 1912, dal modello 20; molto simile al precedente, fu anche l’ultimo modello Yost prodotto prima della chiusura, nel 1924, di questa gloriosa azienda che in poco più di trent’anni aveva prodotto decine di migliaia di macchine da scrivere esportate ed apprezzate in tutto il mondo.

La macchina in collezione è stata completamente restaurata ed è completa di base e coperchio in legno. Si può apprezze il restauro cliccando il link sottostante